Iniezioni ai glutei a Parigi per aumentare i glutei piatti
Sempre più donne e uomini desiderano aumentare i glutei per valorizzare la curva e migliorare il loro aspetto estetico.
È possibile aumentare il volume dei glutei tramite:
Un intervento di chirurgia estetica che prevede il posizionamento di protesi glutee
Due tecniche basate su iniezioni – con grasso autologo (lipofilling dei glutei) oppure con Macrolane, un derivato dell’acido ialuronico
L’aumento dei glutei è un fenomeno di moda emerso qualche decennio fa in Sud America e divenuto poi internazionale, fino a diventare molto diffuso in Europa e in Francia, spinto dalla fine degli standard basati su modelle magre e prive di curve pronunciate.
È rivolto a pazienti che considerano i loro glutei:
Troppo poco sviluppati o piatti, da qui la richiesta di aumentarne il volume
Cadenti o “piegati”, desiderosi di ripristinarne la tonicità e una bella forma
Il lipofilling, tecnica di iniezione di grasso autologo, è un’alternativa al Macrolane e alla chirurgia con protesi glutee: questa procedura permette, dopo aver prelevato il grasso dalla paziente, di reiniettarlo nella zona posteriore, secondo la stessa logica del Macrolane, per aumentare il volume dei glutei.
Iniezioni ai glutei: chirurgia o medicina estetica?
L’aumento dei glutei con acido ialuronico (Macrolane) è una procedura di medicina estetica.
L’iniezione di acido ialuronico, e più specificamente del Macrolane, un composto naturalmente presente nell’organismo, offre risultati quasi immediati senza ricorrere alla chirurgia. Tuttavia, le iniezioni devono essere ripetute annualmente per mantenere la tonicità e la forma dei glutei.
Il lipofilling, tecnica che prevede l’iniezione di grasso autologo, è un’alternativa al Macrolane e alla chirurgia con protesi glutee. Questa procedura chirurgica dei glutei comporta il prelievo di grasso mediante liposuzione e la sua successiva reiniezione per aumentare il volume dei glutei.
A differenza delle iniezioni di acido ialuronico, i risultati del lipofilling sono duraturi.

